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mi chiamo Giovanni, 19 (ormai quasi 20) anni, studio medicina a Firenze (sono al primo anno) e suono la chitarra in un gruppo, i Lucid Dreamers ( siamo anche su youtube). Sul blog (http://ldreamersguitar.blogspot.com/) ho caricato anche dei video della band quando abbiamo suonato dal vivo a villa solaria a sesto...( nei video io sono quello a sinistra con la chitarra rossa :) )

domenica 11 dicembre 2011

COMMENTO A "COLTIVARE LE CONNESSIONI"

Mi è piaciuto molto questo scritto "Coltivare le connessioni", soprattutto il concepire la rete, la figura della rete, come rappresentanza della società e del nuovo verso cui stiamo andando con un andamento effettivamente esponenziale ( e che va a sostituire modelli obsoleti basati su modelli gerarchico-piramidali). E' bello anche che la rete "venga su in modo sempre caotico", ed è questa una delle sue caratteristiche principali, perchè è vero in qualsiasi ambito. Mi è piaciuto in particolare anche il discorso in cui parla della estinzione della conoscenza delle cose vive (che mi ha fatto un po' riflettere se sia davvero questo uno dei motivi ( insieme con la "scolarizzazione") per cui la maggior parte delle persone trova difficoltà nello stare online, ma, appunto dopo un po di riflessioni me ne sto lentamente convincendo anche io..). Infatti per me che leggo non è facile rendermi conto di una estinzione della conoscenza delle cose vive.. ovviamente sono daccordo, perchè la mia esperienza ed il mio rapporto personale con la natura sono nulla in confronto ai racconti per esempio di mia nonna, che ogni giorno ( o quasi) mi stupisce regalandomi una perla di saggezza su questi argomenti... e mi viene da chiedermi se per poter ottenere davvero il massimo dal "mondo online" ci sarebbe bisogno di recuperare quella cultura, quel tipo di cultura data dal contatto con le cose vive, che la scolarizzazione della società sta lentamente facendo estinguere ?
Ma la cosa che mi è piaciuta di più di quest saggio è stata la frase: "Non solo la conoscenza è disponibile a chiunque, ma chiunque può contribuire a produrla". Questo concetto, la produzione di conoscenza mi ha davvero colpito, ed ha allargato un po' la mia visione d'insieme, in quanto prima non consideravo una qualsiasi connessione come una forma di conoscenza.. ma magari soltanto siti come wikipedia mi aiutavano a "conoscere"..
leggere queste pagine fa capire una cosa che forse dentro di me era implicita, ma forse.. vedere internet come luogo di sharing informazioni.. produzione di conoscenza... e il bello è che tutti possono contribuirvi.. non solo chi insegna nel sistema scuola : si unisce il dilettevole (stare online) all'utile ( imparare online, trasformando il (uno dei) personal environmenti nel personal learning environment! nella "disputa" tra scettici ed entusiasti di questo strumento io mi schiero tra gli entusiasti ovviamente, come credo facciano tutti i giovani, perchè IO stesso posso essere, anzi sicuramente sono, un nodo, più o meno grande, della rete di conoscenza (alla quale anche io contribuisco). Inoltre da sempre penso che il confronto con dubbi, proposte, verità provenienti da tutte le parti del mondo deve essere sempre visto come una opportunità di conoscenza.... come quando si incontra una persona proveniente da un altro paese, si cerca di conoscerlo, di apprendere usanze, di dare uno sguardo al mondo, di sfruttare questa opportunità.. ed è una cosa che io posso fare grazie alla rete, allo stare online.
Non so se ho "preso" il vero significato di questo saggio, ma sono comunque contento di aver appreso qualcosa che mi ha aperto un po' gli occhi.. e comunque anche questo è un esempio della ubiquità della rete nell'apprendimento.     
Bye   :)

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